Origins and Development of Italian Language

Origins and Development of Italian Language

In this episode, Anna tells us how Italian originated during Roman times, and explains how it has changed to become the language it is today.

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Speaker1:
Ciao a tutti, buongiorno. Io sono Anna e sono la presentatrice di questo podcast. Benvenuti a Una Storia ItaliAnna, un podcast di LanguaTalk.

Speaker1:
Ciao a tutti. Buongiorno, bentornati anche questa settimana al nostro appuntamento con i nostri podcast. Allora come il secondo episodio dedicato alla serie sulla lingua italiana, ho pensato di parlare delle origini e dello sviluppo della nostra lingua perché durante le lezioni ho diciamo ho avuto molte occasioni di parlare della lingua italiana e da dove viene e come si è formata.

E quindi ho pensato di dedicare un podcast intero appunto a questo argomento e direi di partire appunto da un fatto che sicuramente tutti voi sapete e conoscete, l'italiano deriva dal latino così come altre lingue romanze per esempio lo spagnolo, il francese, il portoghese, anche il rumeno e il catalano e tante altre lingue di un po' più piccole di gruppi, un po' più piccole per esempio il dialetto provenzale o il ladino che è attenzione ladino con la D parlato nelle montagne del del nord Italia.

E quindi vediamo, iniziamo proprio a capire lo sviluppo della lingua fin dalle sue origini. La lingua italiana si è evoluta nel corso dei secoli secondo un processo lungo sicuramente e lento e graduale che inizia circa alla fine della caduta dell'Impero romano nel quinto secolo e che fino fino ad allora, fino a quel momento, il latino era la lingua sicuramente più diffusa e usata in tutto l'impero romano.

Ed era considerata proprio una lingua franca cioè una lingua condivisa - shared language - compresa da quasi tutte le persone che avevano un certo tipo di istruzione scolastica.

A seguire, a seguito dopo la caduta dell'impero romano, le forme locali della lingua hanno avuto un ruolo molto importante nella società e nella vita quotidiana, di tutti i giorni di tutta la popolazione del territorio italico e diciamo che, per qualche secolo, soprattutto, durante il Medioevo, la lingua che era culturalmente più importante era naturalmente il latino che veniva usato per l'insegnamento nelle scuole, nelle università, nei documenti ufficiali e anche e soprattutto all'interno della Chiesa.

Speaker1:
È interessante vedere come i primi documenti scritti in italiano, che era chiamato il volgare e o una lingua vernacolare, risalgono al 960 e quindi sono dei documenti molto particolari e, a partire dal tredicesimo secolo, gran parte della letteratura e soprattutto delle poesie cominciò ad essere pubblicata in italiano regionale quindi prima di arrivare ai a Dante a Boccaccio a Francesco Petrarca.

C'è un piccolo gruppo di poeti siciliani i quali hanno dato un diciamo importante contributo nello sviluppo della lingua italiana e, come dicevo però, i maggiori autori poeti, scrittori, nel tredicesimo secolo, naturalmente, li ho menzionati prima e sono tutti toscani, fateci caso a questo particolare.

Ma dal punto di vista diciamo storico possiamo affermare, possiamo pensare che il dialetto toscano, che era considerato un dialetto della cultura, un dialetto importante in cui hanno scritto i più grandi poeti del tredicesimo secolo quindi Dante, Boccaccio e Petrarca, può essere considerato la base dell'italiano moderno. Attenzione perché oggi le cose sono un po' cambiate quindi la lingua italiana come la conosciamo oggi è il risultato di un processo lunghissimo di evoluzione di sviluppo e iniziato circa nel 1600.

Speaker1:
E per quanto riguarda diciamo la correttezza della formalità della lingua da usare sia nello scritto che nel parlato e proprio la forma corretta. Questa questione è rimasta molto tempo sospesa quindi nessuno era in grado di decidere ed affermare con certezza quale fosse la forma più corretta di italiano ma, alla fine del 1900, molti scrittori e personaggi culturali del tempo hanno pensato che il modello toscano avesse tutti gli aspetti considerati per una lingua formalmente corretta.

Io ho qualche dubbio ma lo sapete, lo sapete già. Quindi quando parliamo della creazione dell'italiano moderno dobbiamo considerare anche molti diversi aspetti storici sociali culturali che hanno. Ha caratterizzato l'Italia da sempre l'Italia e di conseguenza la sua la sua lingua.

Quindi per secoli prima dell'unità d'Italia che è avvenuta nel 1861 quindi molto tardi, il paese era diviso in un grande numero di piccoli, piccoli stati tutti diversi e di solito questi stati erano dominati da signori o famiglie che venivano dall'estero. Quindi quando fu l'Italia è stata riunita è stata resa un Paese unico nel 1861 come dicevamo il toscano il dialetto toscano è stato considerato come lingua ufficiale del paese.

Ecco perché ancora oggi si tende a pensare che il toscano sia la varietà toscana sia la forma di italiano più corretta ma. Più o meno e ehm. Un aspetto interessante però è che fino al 1950 quindi pochi decenni decenni fa nella popolazione italiana c'erano ancora tantissime persone analfabete cioè che non sapevano né leggere né scrivere.

Speaker1:
E questo fenomeno ha continuato ad esistere nelle regioni di campagna fino appunto agli anni cinquanta e in tutto questo però mi chiederete sì ma i dialetti? I dialetti sono stati utilizzati come lingua parlata di tutti i giorni per secoli. E ancora oggi succede e lo era una forma di comunicazione estremamente facile con aspetti grammaticali lessicali della fonetica influenzati direttamente dal luogo in cui venivano parlati ma abbiamo già parlato dei dei dialetti e diciamo che abbiamo già dedicato un podcast a questo aspetto ma vorrei però parlare anche della diffusione dell'italiano standard al giorno d'oggi.

Tornando al 1950, il Paese diciamo l'Italia è costretto ad affrontare un periodo di ricostruzione totale dopo la guerra. Quindi ricostruzione politica sociale economica delle infrastrutture culturale quindi veramente. Era un paese da rifare completamente e pensate meno del 20 per cento della popolazione parlava un italiano corretto nella vita di tutti i giorni quindi meno del 20 per cento è una percentuale impressionante.

E diciamo che il l'analfabetismo è stato ed è rimasto diffuso in vari gruppi della popolazione fino a credo proprio agli anni 50 quindi al 1948 50 e diciamo che questo ha portato molte molte molte difficoltà proprio nello sviluppo generale della Cittadella dello Stato ma.

Secondo me il l'evento che ha avuto un un un impatto fortissimo sulla cultura italiana e sullo sviluppo della lingua italiana sul l'unificazione della lingua italiana è stata è stato l'arrivo della televisione. Nel 1954 esisteva solo un canale era la Rai Radio Televisione Italiana e i programmi tv iniziavano proprio ad essere trasmessi grazie alla Rai.

Speaker1:
Poi negli anni successivi negli anni e all'inizio degli anni sessanta con il boom economico la televisione non era solo un modo per come posso dire far riunire le persone per guardare qualche spettacolo ma è stato anche un modo per trasmettere programmi culturali e modelli linguistici.

Quindi mi ricordo che esisteva circa negli anni 60 sulla Rai Uno spettacolo un programma televisivo chiamato non è mai troppo tardi quindi It's never too late presentato da un professore e grazie a questo programma molte persone che erano completamente o parzialmente analfabete hanno imparato a leggere e a scrivere. Quindi una diciamo una una ricerca ha riscontrato ha scoperto che in questo periodo circa un milione e mezzo di italiani ha ottenuto il certificato di scuola primaria grazie a questo a questo programma.

Quindi la tv non é soltanto un un mezzo di distrazione ma in quegli anni è servita tantissimo ad aiutare le persone a comunicare. Tornando però a parlare dell'italiano standard le trasmissioni televisive hanno avuto sì una funzione educativa almeno nei primi vent'anni dell'esistenza della televisione dagli anni ottanta diciamo la televisione però diventa qualcosa di diverso più gli spettacoli diventavano probabilmente solo intrattenimento e molto più banali rispetto a quelli che esistevano esistevano prima.

A volte anche un po' volgari con dei comportamenti fuori dalla realtà quotidiana. Quindi erano un vero e proprio spettacolo. Poi con il passare del tempo questo ha avuto un un impatto veramente negativo nell'educazione culturale delle genti delle generazioni più giovani e la televisione è anche complice.

Speaker1:
Ha anche aiutato ad introdurre un linguaggio molto più semplice pieno di espressioni idiomatiche senza nessuna sintassi espressioni dialettali e a volte anzi la maggior parte delle volte queste espressioni sono assolutamente scorrette e usate nel peggiore dei modi possibili quindi una forma di cultura. Valida che però deve essere usata sicuramente con un po' di intelligenza quindi questa purtroppo è la tv di oggi.

Io credo che sia così. In quasi tutti i paesi e diciamo che il vocabolario è ricchissimo vocabolario della lingua italiana si sta via via impoverendo quindi sta diventando un po' più povero e ci sono molte ricerche che studiano questo aspetto e effettivamente se sentiamo parlare i ragazzi i giovanissimi diciamo cosa stai dicendo, non capisco.

Quindi io io credo che questo questo accada in tutte le lingue del mondo e sarebbe interessante confrontare l'italiano poi con altri altre lingue. Quindi questo podcast di oggi ho voluto dedicarlo ad una velocissima storia della lingua italiana, spero che sia stato interessante e spero che sia stato abbastanza chiaro, ho provato di fare una corsa velocissima attraverso i secoli.

Io vi ringrazio come sempre per la vostra attenzione e vi ricordo sempre di partecipare. Per chi vuole al mio canale Patreon che ogni giorno vi dà dei contenuti i bonus dei contenuti extra quindi lo trovate sempre con il nome una storia italiana. Vi ringrazio come sempre noi ci sentiamo la prossima settimana. Ciao a tutti.

Speaker1:
Grazie e alla prossima.

Learning tips:

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2. To help with speaking, pronunciation and memorising the language, try copying what Anna says from time to time.

3. Boost your vocab by looking up words you don't understand: Reverso Italian - English translator

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