Anna's Friday Night Pizza and the origins of pizza

Anna's Friday Night Pizza and the origins of pizza

In this episode, Anna speaks about her habit of having a good pizza at the end of the week and the origins of Italy's most famous food.

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Ciao a tutti! Buon giorno, io sono Anna e sono la presentatrice di questo podcast. Benvenuti a Una Storia ItaliAnna, un podcast di LanguaTalk.

Chi è con me da qualche tempo ormai dovrebbe sapere che il venerdì sera, per me è la mia famiglia, è la cosiddetta "pizza night", la pizza, la pizza.

Ciao a tutti e buongiorno! Eccoci di nuovo qui per un altro appuntamento del podcast, Una Storia ItaliAnna che oggi parlerà di pizza. Mi sono resa conto che la pizza è un argomento di cui non abbiamo forse mai parlato e ho detto Mamma mia! come può essere? visto che la pizza è uno dei pilastri della cultura italiana a 360 gradi? Per cultura, per storia, per gastronomia?

E ho detto ma come mai noi non ne abbiamo mai parlato? Io ho parlato con molti di voi, credo quasi con tutti i miei studenti, di pizza, perché chi fa lezione con me lo sa bene. Il venerdì sono felice perché, finendo 30 minuti prima del solito orario, riesco a partecipare alla nostra pizza Night, la notte dedicata alla pizza.

Anzi, la serata dedicata alla pizza con la mia famiglia. Ormai è una tradizione che va avanti da qualche anno e che continuiamo ad avere. A me piace. Sì, diciamo che è un momento un po' iconico e che rappresenta un po' l'inizio del weekend, la fine della settimana lavorativa e l'inizio del weekend. Anche se nel weekend io molto spesso lavoro, quindi non avrebbe molto senso, ma diciamo lo stesso che ha senso.

Quindi la pizza night, questa serata dedicata alla pizza per me ha il significato un po' del riposo, dell'inizio di una serata tranquilla, l'inizio e poi del sabato, di una giornata più tranquilla anche se lavorativa, però più tranquilla delle altre, con meno ore di lavoro e quindi, comunque, è una cosa piacevole. E l'altra sera che ero proprio al ristorante a mangiare la pizza, ho detto mamma mia! ma la pizza, la pizza? Perché il prossimo podcast non lo faccio sulla pizza?

Ed eccoci qua a parlare della nostra pizza. Ho anche cercato delle informazioni per darvi un quadro più articolato, un quadro più completo della pizza cioè delle sue origini. E ho scoperto una cosa molto interessante. Che in Sardegna, nella regione della Sardegna, alcuni archeologi francesi, e anche italiani, hanno trovato delle tracce, alcuni resti evidenti di cottura del pane risalenti a oltre 7000 anni fa e, secondo alcuni, si trattava di pane lievitato. Quindi fin dall'antichità si preparava un impasto simile a quello che sarebbe poi diventato la pizza, quindi un impasto che veniva condito in molti modi diversi per insaporire e variare le ricette.

Ad esempio, nel VI secolo avanti Cristo i soldati persiani che servivano, facevano servizio militare sotto Dario il Grande, cuocevano una focaccina con del formaggio e dei datteri sugli scudi della battaglia. Poi, passando alla Grecia, i cittadini producevano un pane piatto che era aromatizzato con dei condimenti come erbe, cipolla, formaggio e aglio. Andando a vedere addirittura il primo riferimento a un cibo simile a una pizza si trova nell'Eneide. Quindi, intorno al XIX secolo avanti Cristo, dove dicono che gli uomini di Enea ricevono un pasto che include torte rotonde, cioè come il pane, è la pita, come il pane piatto condito con verdure cotte.

Ci sono altri esempi che possiamo fare di pane lievitato e poi appiattito che sopravvivono fino ad oggi dall'antico mondo mediterraneo. Per esempio sono la focaccia che si presume possa risalire agli antichi Etruschi. La "coca", che ha varietà dolci e salate della Catalogna di Valencia in particolare, e anche delle isole Baleari. E poi la pita greca, cioè, e poi anche la nostra piadina nella parte romagnola dell'Emilia Romagna, in Italia, il pane Carasau in Sardegna il pane, quello croccante, il pane nan dell'asia centro centro-sud, centro meridionale.

Ma, però, quando parliamo di pizza la storia cambia. Perché la prima, il primo esempio di pizza che mi viene in mente è la pizza napoletana. Nella Napoli del approssimativamente del XVI secolo una focaccia veniva continuamente chiamata pizza pizza pizza. Era conosciuta come il piatto dei poveri, per i poveri veniva venduto per la strada e è stato conosciuto in fretta e per il suo grande successo fino a diventare un piatto molto amato anche dai nobili della famiglia dei Borbone.

Quindi ne esistevano già diverse varianti, quella preparata con basilico, formaggio, pepe. La pizza preparata con il pesce. Anche se oggi attenzione... Se venite in Italia mai chiedere la pizza con il pesce, a meno che non sia salmone o gamberetti, il resto non va bene. Quindi la prima vera unione tra la pasta e il pomodoro avviene verso la metà del settecento. Quindi una storia che molto spesso viene raccontata è anche quella che riguarda la famosa Regina Margherita di Savoia.

Quindi si dice che l'11 giugno 1889 in onore della regina Consorte d'Italia quindi Margherita di Savoia il pizzaiolo napoletano, un certo Raffaele Esposito, creò la pizza margherita quindi una pizza guarnita con pomodoro, mozzarella e basilico per rappresentare i colori della nostra nazione, dell'Italia, quindi rosso, bianco e verde come quelli della bandiera dell'Italia.

In realtà la Margherita esisteva già da un po' di tempo, dicono che esistesse già da diversi decenni e viene descritta in un libro del 1866 insieme alla marinara che era il cibo preferito dei pescatori al rientro dal lavoro e anche al calzone. In un'altra pubblicazione e si parla proprio di una pizza condita con pomodoro, mozzarella e basilico. La pizza è rimasta tipica napoletana e anche attrazione turistica per la città di Napoli fino agli inizi del 1900, quando iniziò lentamente a poi a diffondersi anche nel resto di di tutta Italia, ma non arrivò al Nord, al settentrione fino al secondo dopoguerra, così come poi in tutto il resto del mondo.

Diciamo che è stato anche grazie alle persone che migravano, o ai migranti italiani, che dalla Campania hanno spinto moltissime persone a cercare fortuna in altri continenti. Ma come ultimo punto del nostro piccolo percorso di questa storia della pizza, vorrei parlare proprio della parola pizza. Esistono diverse teorie riguardo all'origine e all'etimologia del termine pizza, che non è necessariamente legato all'origine del prodotto.

Alcune possibili spiegazioni. Io mi sono molto divertita a leggerle. La prima diceva che deriverebbe da pinsa, cioè dalla lingua napoletana. È il participio passato del verbo latino pensare, oppure del verbo pungere, cioè pestare, schiacciare e poi piegare.

Quindi la forma schiacciata potrebbe essere un'origine plausibile, potrebbe derivare da pita, ovvero la pietanza mediterranea e anche balcanica che appunto deriva dal greco che significa pita infornato. Magari gli amici greci che ci stanno ascoltando possono aiutarmi con l'origine del nome. Altra possibilità deriverebbe dal termine ebraico o da quello arabo usato per chiamare il pane o la focaccia.

Ultima teoria, sembrerebbe che derivasse dall'antica parola germanica bisso o pizzo, cioè dal significato di morso - bite -, termine che è stato importato poi in Italia nella metà del VI secolo, durante l'invasione dei Longobardi dei barbari. Quindi questa etimologia si pensa che sia quella più possibile, quella più reale, secondo l'Oxford English Dictionary. Quindi ho controllato e anche se non è stata definitivamente confermata.

Quindi in ogni caso il primo utilizzo della parola pizza per come lo intendiamo noi, risale al 997 ed è testimoniato in un testo latino proveniente dalla città di Gaeta. Quindi, come vedete, ci sono un sacco di storie che possiamo raccontare riguardo l'origine della pizza, le sue caratteristiche, eccetera eccetera. Ma se andate a Napoli, divertitevi ad assaggiare la pizza originale.

Pensate che in molti, molti non lo so, ma in alcuni ristoranti di Napoli hanno talmente forte il culto della pizza che cucinano, preparano e servono solo la pizza margherita. Non potete chiedere nessun altro gusto, nessun'altra variante, nessun'altra modifica. A differenza di quello che si può fare in Italia in tutto il resto d'Italia. Quindi, amici che avete magari de lì delle difficoltà alimentari, siete vegetariani, vegani, celiaci.

Chiedete di modificare la pizza secondo la vostra necessità. In Italia è possibile, nella maggior parte dei casi non costa niente e solitamente è un favore che è sempre ben accolto e accetto dai ristoratori. Quindi veramente non fatevi alcun tipo di problema per chiedere di modificare la pizza potete aggiungere qualcosa se volete.

Io per esempio ieri sera, esattamente ieri sera, ho mangiato una pizza margherita, ma siccome avevo un po' di fame, un po' più fame del solito, ho chiesto di aggiungere la mozzarella di bufala a fine cottura. Cosa vuol dire? La preparazione è quella di una normale Margherita pizza margherita, ma prima di portarla al vostro tavolo taglieranno un po di un po di mozzarella di bufala e la metteranno sopra la vostra pizza prima di servirla.

Potete chiedere qualsiasi cosa, quindi veramente godetevi la pizza quando venite in Italia. La vera pizza, la pizza napoletana, quella con il bordo, la crosta un po' più grosso, la pizza romana che è quella più diffusa, piatta, sottile, un po' croccante. E godetevi tutto, tutto il condimento che potete metterci sopra.

Fatemi sapere qual è la vostra pizza preferita, mi raccomando, sono curiosa e ditemi se avete mangiato una pizza che non vi è piaciuta. Sarei altrettanto curiosa di saperlo. Noi ci fermiamo qui. Spero che vi siate divertiti ad ascoltare la storia e le origini della pizza a disposizione per le vostre domande sui social media Facebook, Instagram, Patreon, YouTube. E continuate a seguirmi anche su Amazon.

Sto già preparando il terzo libro sulla mia città, Venezia. Vi ho dato un anticipo. Grazie a tutti e ci sentiamo la prossima volta. Ciao!

Grazie e alla prossima.

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