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Speaker1:
Ciao a tutti, buongiorno. Io sono Anna e sono la presentatrice di questo podcast. Benvenuti a Una Storia ItaliAnna, un podcast di Languatalk.
Speaker1:
Ciao a tutti. Bentornati anche questa settimana al nostro abituale appuntamento con Una Storia ItaliAnna, il podcast di oggi non parla dell'Italia, come avete sicuramente visto dal titolo del podcast. Vorrei, come tante persone hanno fatto, vorrei dedicare un questo podcast al alla morte della Regina Elisabetta seconda d'Inghilterra.
Sì, lo so che il podcast tratta di cultura e lingua italiana, però questo questo avvenimento storico ha diciamo cambiato un pochino gli equilibri e ha cambiato un po' la nostra settimana, di tutti noi. Quindi sia che viviamo in Inghilterra, negli Stati Uniti oppure nel resto d'Europa, io oggi vorrei offrirvi una visione di tutti questi giorni, questi dieci giorni visti dall'Italia con una prospettiva italiana.
Naturalmente il mio vuole essere un piccolo piccolo omaggio di saluto, di buon viaggio alla Regina e credo che sia interessante anche, diciamo capire, certi aspetti della monarchia, nomi compresi, visti dall'Italia in questi giorni. Tutti i giornali, tutti, tutti, tutti, sia stranieri che italiani, come La Repubblica, il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, anche quelli locali, iniziano tutti con lo stesso articolo. "È morta a 96 anni la Regina Elisabetta II, regina del Regno Unito, del Commonwealth, dopo oltre 70 anni di regno".
Tutti cominciano così. E quando io stessa ho letto queste prime righe di due, tre giornali italiani, mi sono accorta di un aspetto interessante, puramente linguistico, in italiano. Noi traduciamo i nomi perché, fin dall'inizio, voi avete sentito che io ho detto Elisabetta II. Quindi la parola Regina. Certo - Queen - è una parola comune traducibile in tutte le lingue di solito, però i nomi non cambiano da lingua a lingua, ma in italiano sì.
E' molto frequente tradurre i nomi delle persone, soprattutto quando in italiano abbiamo il corrispondente. Questa, diciamo, abitudine di tradurre i nomi è un'abitudine abbastanza vecchia, è una abitudine che era molto, molto più frequente negli anni 40. Negli anni 50, anche anni 60, tutto veniva tradotto in italiano.
Pensate che addirittura la città di New York veniva chiamata a Nuova York. Ora, oggi questa abitudine non c'è quasi più, ma restano dei nomi tradotti che resteranno per sempre. Così, ad esempio, facciamo l'esempio della monarchia inglese, Elizabeth viene tradotto come Elisabetta. Elisabetta è un nome comune in italiano. Charles, l'attuale Re, diventato re, in italiano suona come Carlo III. Carlo terzo.
Credo che la moda di tradurre i nomi sia un pochino cambiata perché a partire dal futuro re d'Inghilterra, quindi William, non traduciamo più i nomi, perché gli altri nomi restano quelli inglesi. Quindi William, Harry, Kate, Meghan, Camilla. Ok, rimane così perché anche in italiano abbiamo il nome Camilla. Quindi è interessante vedere come cambia la lingua anche da questo punto di vista.
Dicevo, un piccolo omaggio a questa grande Regina che è venuta in Italia, credo quattro cinque volte durante il suo lunghissimo regno e che per me è stata un pochino come un'icona, nel senso che io ho sempre visto lei e basta. Quindi, come tante altri di voi, sono sicura. Quindi un regno così lungo è incredibile, nel senso che non credo che quasi nessuno abbia regnato abbia avuto un regno così lungo.
Speaker1:
Ad ogni modo, quando ho ricevuto la notizia della sua morte, stavo lavorando e ho detto wow, che notizia! E adesso cosa succede? Sinceramente mi aspettavo, noi italiani in generale, Io, la mia famiglia, ci aspettavamo sicuramente una cerimonia, un funerale enorme, un funerale. Come posso dire? Un funerale non lussuoso ma in grande stile. Quindi in pompa magna. Si dice in pompa magna. Significa, con tutte le caratteristiche della monarchia, della nobiltà.
Vederlo, sinceramente è stato, come diciamo in italiano, un colpo d'occhio. Un colpo d'occhio significa qualcosa che attrae l'attenzione. Tutto il mondo ha guardato questa piccola isola in questi in questi giorni, soprattutto la città di Londra. Tutto questo in preparazione dell'ultimo saluto a Elisabetta II è stato un come una specie di accompagnamento per lei.
Quindi accompagnare questa Regina, questa piccola grande Regina verso il suo ultimo viaggio. E dall'Italia? Molti hanno fatto commenti positivi, quindi molti hanno apprezzato, diciamo, il rispetto delle tradizioni centenarie della monarchia. Io personalmente sono stata molto impressionata dal rispetto dei gesti e delle tradizioni.
Faccio riferimento alla proclamazione di Re Carlo III. Il suono delle trombe e il discorso della guardia in inglese antico, i costumi, le uniformi delle guardie. Tutto era minimamente preparato, preparato nei minimi dettagli. Questo è stato veramente impressionante. È stato come fare un piccolo salto nel passato, rivedere tradizioni antiche, gesti antichi che arrivano da chissà dove, da tradizioni antichissime della monarchia, della famiglia reale inglese.
Speaker1:
Quindi diciamo che socialmente e antropologicamente, questo è stato un evento estremamente interessante. Il punto di vista di altre persone è stato quello di dire eh, ma ancora undici giorni degli stessi programmi alla televisione, tutti i giorni dicono le stesse cose. Questo è stato il commento di alcune persone che non erano interessate culturalmente parlando, a quello che stava succedendo.
Io sinceramente e personalmente, credo che abbiamo assistito ad un avvenimento storico. È cambiata la storia, la storia ha fatto un piccolo passo in avanti e durante questi giorni c'è stata l'occasione, anche per i vari talk show italiani, di analizzare nei minimi dettagli quello che sarà poi il regno di Carlo III.
Molti hanno già simpatia per questo nuovo re e, a mio parere, Carlo, all'età di 73 anni, ha ricevuto un enorme compito da portare avanti. Un enorme impegno che, sono sicura, onorerà fino alla fine, come ha fatto giustamente la sua precedente regina, sua madre Elisabetta II. E il regno, a mio parere, sarà una specie di passaggio, una specie di transizione verso una monarchia più moderna, una famiglia reale più vicina a quella che intendiamo oggi noi come famiglia quindi il regno di William e dei suoi figli.
Una monarchia più giovane e magari qualche giovane, qualche ragazzo in più, potrebbe riscoprire un po' di interesse. Io ho avuto la fortuna in questi giorni di parlare con molti di voi di quello che stava succedendo. Soprattutto voi studenti dall'Inghilterra. Ho fatto un sacco di domande, ma vi chiedo scusa se vi ho un po' disturbati con queste domande ma per me è stato veramente molto interessante e vi ringrazio per avermi risposto e otto e avermi dato il vostro punto di vista.
Speaker1:
Alcuni di voi mi hanno mostrato come sia fondamentale il rispetto e diciamo l'onore di essere cittadini britannici in questo momento. Altri di voi mi hanno dato un altro punto di vista, quindi probabilmente un po' lontano da quello che è il concetto di monarchia. Quindi più vicino a un concetto di repubblica. Però ognuno di voi è stato molto, molto carino e molto gentile a dirmi la sua, la sua idea.
Quindi dall'Italia io ho visto un enorme rispetto nei confronti di questa sovrana e anche una grande curiosità nei confronti del cerimoniale e della preparazione di questi funerali. Ieri, il 19 di settembre, credo che molti italiani, come me fossero davanti alla televisione a guardare in silenzio il funerale, a guardare i minimi dettagli, i particolari quindi dai cappelli neri delle signore alle uniformi dei signori e a cercare di riconoscere tra le fila della Chiesa, i visi famosi o i visi più noti.
Senza però dimenticare la solennità e l'importanza del momento. Quindi questo podcast è una piccola riflessione su quello che è successo in questi giorni e spero che vorrete condividere un pochino con me le vostre le vostre idee. Nei commenti sui social media, ricordatevi che potete mettere un like ai video di YouTube e dovunque vogliate. Io vi ringrazio e aspetto i vostri commenti. Grazie a tutti.
Speaker1:
Grazie. E alla prossima.