Urban Farming and Gardening in Italy

Urban Farming and Gardening in Italy

In this episode, Anna speaks about the new trend of growing vegetables and plants on rooftops.

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Speaker1:
Ciao a tutti! Buon giorno, io sono Anna e sono la presentatrice di questo podcast. Benvenuti a Una Storia ItaliAnna, un podcast di LanguaTalk.

Speaker1:
Ciao a tutti, bentornati anche questa settimana al nostro appuntamento con il podcast di Una Storia ItaliAnna. Bentornati a tutti e oggi vorrei parlarvi di un argomento a cui sto pensando da un po' di tempo, cioè la coltivazione, diciamo, moderna di fiori, piante. Come tanti ormai sanno, io vivo in un appartamento, quindi per me purtroppo non è possibile coltivare prodotti dell'orto o avere un piccolo giardino, ma ho parlato ormai tante volte di questo mio desiderio.

Mi piacerebbe molto un giorno avere un piccolo pezzo di terra, di giardino dove coltivare qualcosa. E ripensando a questo argomento, ho realizzato che in molte città italiane ultimamente va molto di moda il cosiddetto urban farming e urban gardening.

In inglese ovviamente, perché ormai abbiamo capito che noi italiani siamo molto esterofili, ci piace tutto quello che viene dall'estero e l'agricoltura entra in città, quindi parliamo di green, parliamo di ambiente, di ecologia e di tutto quello che riguarda la protezione dell'ambiente e anche la cura dell'ambiente anche nelle nostre città dove il verde purtroppo manca abbastanza, diciamo, quindi le città del futuro troveranno da sole delle risorse.

Come? Con che benefici? Al momento non ve lo so dire ma saranno chiamate le smart city? E che diciamo, vogliono restare smart ma vogliono diventare più sostenibili, più a misura d'uomo e quindi di conseguenza sempre più green.

Speaker1:
Quindi vivere in città sappiamo che non è per tutti, diciamo, ma chi sceglie di farlo lo sceglie diciamo per i vantaggi che ci sono quindi opportunità, servizi, vita sociale, culturale eccetera eccetera. Quello che però spesso manca è il contatto con la natura e i rapporti con i vicini di casa. Questo è le smart cities, cioè le città intelligenti vogliono diventare più a misura d'uomo. E oggi diciamo il verde che c'è nella città viene chiamato verde urbano ha la capacità di contribuire a un ambiente più vivibile, più fresco, più rilassante, ma non è abbastanza.

Quindi i parchi non sono sufficienti per garantire una maggiore vivibilità nelle città moderne di oggi. Quindi vicino ai centri urbani che sono caratterizzati da un'altissima densità della popolazione demografica, oppure anche in contesti urbani che sono comunque più piccoli ma che restano sempre cittadini, vengono sempre di più recuperate o rigenerate alcune aree urbane destinate alla coltivazione o al giardinaggio.

Questi esperimenti vengono chiamati urban farming e urban gardening, cioè orti agricoli privati o anche condivisi che hanno conquistato, hanno recuperato spazio anche sui tetti e sui balconi delle case e degli uffici. Proprio per questo motivo parliamo di agricoltura urbana e ci sono molti modi di fare. Questo tipo di agricoltura è diventato ormai un una moda, un trend.

Speaker1:
Sempre più esempi si trovano nelle nostre città. Urban farming o agricoltura urbana molto probabilmente sta diventando una nuova necessità. Ma che cosa significa fare agricoltura verticale? L'agricoltura verticale è un sistema di coltivazione che si sviluppa verso l'alto e non in orizzontale come diciamo è l'agricoltura tradizionale e, grazie a questo suo sviluppo in verticale, molti sistemi di coltivazione diversi per dimensione e tecnologie luoghi, vengono applicati via via che questo nuovo programma si sviluppa.

L'agricoltura verticale fa parte della cosiddetta agricoltura protetta, cioè che definisce una serie di pratiche di agricoltura che permettono di coltivare delle specie vegetali su più livelli uno sopra l'altro e che comprende anche la coltivazione nelle serre e in queste serre diciamo speciali o anche hi tech se vogliamo, la temperatura, la luce e l'umidità, l'acqua sono tutte controllate artificialmente e quindi ricreano un ecosistema che rende possibile la produzione di cibo anche in un ambiente chiuso.

Un ambiente che non è quello del terreno o della terra naturale perché non c'è, perché non c'è posto, quindi bisogna ricrearlo. Quindi l'obiettivo di questa nuova agricoltura protetta o verticale, è proprio quello di creare il massimo numero di piante in uno spazio piccolo, cioè il numero di piante deve essere il massimo che il metro cubo può ospitare. Quindi questo concetto di agricoltura in un ambiente controllato sta prendendo sempre sempre più piede, soprattutto nelle città più all'avanguardia, cioè Milano, Roma, ma anche nei centri un po' più piccoli.

Speaker1:
Ma io mi sono chiesta sì, ok, ma cosa cosa coltiviamo? Quali sono i prodotti che di fatto poi l'agricoltura verticale propone? Allora io ho fatto una ricerca e questi sono i prodotti che ho trovato principalmente l'insalata e i pomodori quindi diciamo anche per la velocità di crescita e l'elevata resa il risultato in rapporto allo spazio ma anche altre.

Altri tipi di verdure dell'orto come le piante aromatiche, i funghi, i germogli, tutto quello che le carote e le zucchine. Quindi insomma un piccolo orto in casa mia, sul tetto di casa mia non mi dispiacerebbe, ma ci sono però, come sempre, dei pro e contro dell'agricoltura verticale. I vantaggi sono tanti, quindi il settore dell'agricoltura verticale, come dicevamo, è in crescita, ma non è secondo me.

Secondo la mia opinione non è pensabile che rappresenti il futuro dell'agricoltura. Diciamo che può sicuramente contribuire come un piccolo aiuto alla natura ma nei contesti urbani ma non è assolutamente diciamo destinato a prendere il sopravvento sulla sull'agricoltura tradizionale. Questo tipo di agricoltura funziona nei contesti dove c'è poco terreno coltivabile o in aree che hanno anche un accesso limitato ai prodotti alimentari freschi può rispettare i canoni dell'agricoltura biologica della filiera corta del chilometro zero quindi diciamo che questo è un altro degli dei dei pro quindi la la mancanza in caso di mancanza di terreno OGM anche questo va a toccare anche il punto dell'acqua in quanto.

Speaker1:
Non necessita di tutta l'acqua di un terreno normale. Quindi il consumo di terra e di acqua sarà calcolato in base all'effettivo spazio dedicato all'agricoltura. Quindi, perché no? Insomma, i pro ci sono. Un limite probabilmente è quello del consumo energetico, quindi le coltivazioni verticali possono richiedere grosse quantità di energia elettrica, quindi questo è un altro punto da non sottovalutare.

Quindi va bene il risparmio dal punto di vista dell'acqua e di altri fattori ma dobbiamo considerare anche cosa costa, quanto costa attivare il tutto meccanicamente. Un altro pro probabilmente sono i benefici non solo economici ambientali ma anche sociali e solidali gli orti sociali che non sono affidati a dei professionisti o a delle aziende, ma sono affidati a comuni cittadini e chiunque può iniziare a coltivare piante, frutta, ortaggi freschi di stagione.

Anch'io potrei, trovandone qualcuno nella zona. Sarebbe una bellissima idea, perché prendersi cura di uno spazio verde condiviso con altre persone è un ehm. Diciamo, un'attività che sicuramente favorisce l'aggregazione e l'integrazione, la socializzazione, quindi prendersi cura di uno spazio che non è esclusivamente nostro, magari ci può, ci può rendere un po più sensibili verso le altre persone, anche e soprattutto dopo questo disagio enorme della pandemia che abbiamo avuto in in questi ultimi anni quindi potrebbe essere un'attività interessante sotto punti sotto diversi punti di vista.

Speaker1:
Immaginatevi intere facciate degli edifici dedicate a... Anzi trasformate da colate di cemento in superfici coltivabili e si trasformano in giardini urbani, in giardini, sui tetti. Fattorie urbane. Bello, bello e diciamo che la prospettiva è bella. L'importante è farlo sempre con intelligenza e non lasciarsi prendere un po' troppo la mano da queste, da queste attività che vanno un po' fuori quello che è la nostra abitudine urbana.

Sarei curiosa di sapere se qualcuno di voi vive in un condominio e in un edificio con il l'agricoltura sul tetto quindi le coltivazioni sul tetto. Mi farebbe molto molto piacere. Sarei molto interessata a sentire qualche vostro commento. Come sempre potete lasciarlo sotto il post su Facebook, di Instagram e se volete mandarmi mail va benissimo, l'importante è che vi facciate sentire.

Mi raccomando seguitemi sempre su YouTube con i nuovi video di viaggi e di esperienze fai da te che probabilmente ce ne sarà qualcun'altra e soprattutto state sintonizzati per l'uscita del nuovo del nuovo piccolo libro. Fatevi sentire, mi raccomando, mettete un like su qualsiasi social vogliate e noi ci sentiamo la prossima volta con un altro argomento. Grazie a tutti e ciao ciao.

Speaker1:
Grazie e alla prossima.

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