Transcript of Employment situation in Italy in 2022.mp3
Ciao a tutti, buongiorno. Io sono Anna e sono la presentatrice di questo podcast. Benvenuti a Una Storia ItaliAnna, un podcast di LanguaTalk.
Ciao a tutti, buon giorno. Bentornati come sempre al nostro appuntamento settimanale con il podcast di Una Storia ItaliAnna. Io sono Anna per chi ha cominciato da poco ad ascoltare il podcast e oggi parliamo di un argomento completamente nuovo per cominciare la nostra 5.ª stagione di podcast. Oggi parliamo di come sta cambiando il lavoro in Italia e come cambierà ancora nei prossimi dieci anni, più o meno.
Allora, diciamo che il lavoro sta profondamente cambiando e questo è. Evidente è sotto gli occhi di tutti. Da anni ormai è impossibile affrontare anche il tema del lavoro senza diciamo considerarlo dal punto di vista della trasformazione che diciamo riguarda diversi aspetti di questo argomento la tecnologia, i nuovi mercati, la demografia e anche il diritto del lavoro e soprattutto la crisi economica che abbiamo affrontato e che stiamo ancora cercando di risolvere in questo anno 2022. Ma non si tratta solo di film, diciamo un dibattito, un un argomento che riguarda esclusivamente temi politici e ideologici.
Ma ci sono milioni di migliaia di dati che dimostrano che, appunto, il mercato del lavoro sta cambiando. E diciamo che questi elementi, questi aspetti, spiegano chiaramente che i cambiamenti che tutti noi abbiamo in qualche modo visto negli ultimi dieci anni probabilmente saranno gli stessi che troveremo anche nei prossimi dieci anni.
Quindi ehm, fare un esame completo e totale del mercato del lavoro è impossibile. Sarebbe troppo dettagliato e troppo faticoso. Una cosa da esperti, diciamo, ma possiamo cercare di fare attenzione ad alcuni degli elementi che riguardano il nostro Paese. Primo fra tutti io vorrei parlare dell'occupazione giovanile, cioè i giovani. Diciamo che si parla spesso dei problemi dei giovani nel mercato del lavoro per la crisi, per chi ha dato più possibilità ad alcuni giovani con una certa età piuttosto che ha dei giovanissimi?
Ma sì, si fa ancora fatica a capire la tipologia di questo problema. Ehm, diciamo che facendo qualche ricerca ho notato che se nel 2007 il tasso di occupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni era del 24%, oggi è del 17%. Quindi è un dato preoccupatissimo dal punto di vista dell'occupazione, perché sempre meno giovanissimi riescono a lavorare prima dei 24 anni.
Ehm, okay, studiano, vanno all'università. Ma è un dato di fatto che i giovani entrano nel mercato del lavoro, diciamo la maggior parte tra I25EI34 anni. Quindi, a mio parere è un numero molto, molto preoccupante perché io ho cominciato a lavorare a 21 anni e se penso a tutti i giovani, tutti i ragazzi che cominciano a lavorare a 28, 29 e 30 anni... Io onestamente mi sentirei un po' in colpa nei confronti dei miei genitori e di chi comunque mi permette di fare questo tipo di vita.
Comunque andiamo avanti. Il secondo aspetto di cui vorrei parlarvi è il l'occupazione degli over 50, quindi persone che sono grandi, che hanno già avuto sicuramente le loro esperienze lavorative e diciamo che un po' è complice anche l'invecchiamento della popolazione e anche la tendenza ad assumere persone che hanno già delle competenze e ehm, per questo motivo è aumentata l'occupazione degli over 50.
Ok quindi ehm più persone grandi hanno più possibilità di ritrovare un lavoro. Mmh, non credo che sia una stranezza, al contrario di quello sui giovani e diciamo credo che sia una buona cosa che una persona, anche altamente qualificata, possa avere una una possibilità tra i 50 e i 64 anni di rimettersi in gioco. Perché no? Ehm. Altro problematica è l'occupazione femminile.
I diciamo il tasso di partecipazione al mercato del lavoro è basso da parte delle donne. È sempre stato un problema nel nostro Paese. E ehm, diciamo che negli ultimi dieci anni per la crisi o anche per altri motivi che hanno visto decine di migliaia di famiglie perdere la propria unica fonte di guadagno di reddito? Ehm, diciamo che in questi anni il trend è cambiato, anche se di poco. Oggi il boom siamo passati. Al 49,2%. Fino al 56% di tasso di attività. Tasso di occupazione femminile. Non è un dato diciamo super super positivo, ma è incoraggiante.
Siamo ancora molto, molto lontani però dalla parità e dall'uguaglianza tra uomo e donna nel campo del lavoro, sia per quanto riguarda la paga sia per quanto riguarda il tipo di lavoro. Consideriamo adesso l'aspetto della tecnologia perché si discute molto spesso, anche un po' banalizzando, il ruolo che la tecnologia sta avendo e potrà avere nel futuro, nella determinazione dell'andamento dell'occupazione e della qualità del lavoro. Quindi diciamo che. È in fortissima, fortissima ascesa, aumento.
Ehm bisogna sapere qualcosa di tecnologia, di digitalizzazione per essere più competitivi. Purtroppo essendo l'Italia un paese di over 50, diciamo così, ehm. Da questo punto di vista siamo ancora molto, molto, molto lontani e bisognerà sicuramente fare qualcosa per per implementare questa mancanza. Quindi la tecnologia, il basso ricambio generazionale. Questi e tutti questi aspetti rischiano di generare una scarsità di offerta di lavoro rispetto alla domanda di competenze che ci sarà nei prossimi anni.
Quindi già oggi, secondo alcuni dati, circa il 25% delle posizioni ricercate dalle aziende non si trova. È difficile trovare qualcuno che abbia tutte le competenze che le aziende richiedono. E però, sempre grazie alla tecnologia e alle competenze, potrà cambiare sicuramente il mondo. Il modo di lavorare è probabilmente nei prossimi anni ci saranno, continueranno i fenomeni come lo smart working, il modello flessibile e dinamico, l'organizzazione del lavoro.
Ehm, sicuramente tutti questi aspetti troveranno più spazio e diffusione. Ehm, generati proprio dai profondi cambiamenti dei modelli di business e delle imprese. Quindi questo potrà anche significare cambiamenti nelle relazioni industriali.
Per esempio l'alto numero di accordi di contratti, di premi di produttività. Insomma, è un argomento veramente molto, molto, molto vasto e che io oggi ho voluto presentare brevemente per darvi un'idea di tutte le le criticità che il mercato del lavoro italiano deve considerare.
Ora io spero che questo podcast non sia stato troppo serio, a differenza di altri, ma spero che comunque vi sia interessato ascoltare come sta andando il lavoro in Italia e quali siano i punti di forza e i punti deboli. Nel prossimo podcast parleremo di smart working e di altre forme di lavoro nuovo. Quindi continuate a seguirmi. Grazie a tutti quelli che mi seguono su Patreon e state sintonizzati sui social media per nuovissimi e interessantissimi contenuti che pubblicherò nelle prossime settimane.
Grazie. E alla prossima.